Il Foreign Corrupt Practices Act (FCPA) è una legge federale degli Stati Uniti che proibisce l'effettuazione di pagamenti a funzionari stranieri con lo scopo di sviluppare o mantenere relazioni commerciali. L'obiettivo è garantire la trasparenza nelle transazioni commerciali e impedire la corruzione.
Nel contesto cinese, l'implementazione del FCPA presenta sfide significative. La cultura e le pratiche commerciali locali, spesso considerate accettabili o addirittura necessarie, spesso violano la normativa FCPA. Ad esempio, le "buste rosse" di denaro (le cosiddette hongbao) e le regole di donazione al governo cinese possono essere interpretate in maniera diversa rispetto a quanto previsto dal FCPA.
Un'altra difficoltà consiste nell'interpretazione di chi è un "funzionario straniero", un concetto chiave del FCPA. La definizione è talmente vasta che include non solo funzionari di governo, ma anche lavoratori di organizzazioni semi-governative o persino giornalisti dei media statali cinesi. Questa ambiguità rende difficile la conformità alla legge.
Inoltre, l'esistenza di molte aziende statali o organizzazioni semi-governative in Cina, difficili da distinguere dalla definizione di "funzionario straniero" fornita dal FCPA, introduce ulteriori complicazioni. Questo rende difficile per le imprese di conformarsi alla legge.
Infine, le interazioni con parti terze o "broker" da parte di aziende cinesi o statunitensi possono facilmente portare a violazioni gravi del FCPA, aumentando il rischio di responsabilità per le imprese.
Per queste ragioni, l'implementazione del FCPA in Cina è particolarmente difficile e richiede un approccio estremamente prudente da parte delle imprese.